Meccanica della Corsa

La corsa è un'attività motoria che, normalmente, proprio come il camminare, si pratica indossando calzature. Le calzature si sono evolute negli anni, specializzandosi per tipo di utilizzo, tanto che adesso abbiamo diversi tipi di scarpe da running, divisi per categorie, progettate per "aiutare" la corsa, attraverso un "controllo" del tipo di appoggio del piede, e dell'impatto.

Fondamentalmente, le scarpe da running - eccetto quelle da performace - hanno in comune la caratteristica di avere molta gomma all'intersuola, soprattutto nella zona del tallone, ed un alto differenziale (differenza tra l'altezza dell'intersuola in zona avampiede e l'altezza dell'intersuola in zona del tallone).

Il differenziale è uno stratagemma per favorire il movimento della rullata del piede una volta che questo ha impattato a terra col tallone, in modo da rilanciare il passo in modo più efficente e con minor fatica.

Lo spesso strato di gomma che distingue la zona del tallone serve ad assorbire la forza d'impatto: nell'atto di poggiar il piede a terra, si scarica sul tallone una forza quantificabile in 3 volte il peso del corpo!

Questo, correndo con appoggio di tallone.

Ma siamo poi sicuri che questo modo di correre, sia quello corretto?

Guardando correre i migliori atleti, indossano scarpe leggere, dotate di un mino strato di gomma all'intersuola, con poco differenziale. Questo tipo di scarpa avvantaggia il loro modo di correre, caratterizzato da un'efficente meccanica dei movimenti, che li porta a correre in maniera corretta: non impattando di tallone!

Perchè la a biomeccanica della corsa è all'opposta del gesto rullata tallone-punta: Il problema è che il corpo umano non è strutturato per assorbire e trasmettere le forze che la corsa genera attraverso il tallone. Il piede è una struttura flessibile che si è evoluta per assorbire gli sforzi attraverso la flessione e la distribuzione graduale delle forze generate. Scaricarle su una "struttura" rigida, tallone-tibia-ginocchio, significa, semplicemente, usare male la meccanica di cui siamo naturalmente dotati, ed incorrere ad inevitabili infortuni da stress.

L’intero sistema Piede-Gambe si è evoluto diventando una struttura flessibile che assorbe il colpo dell’atterraggio del corpo sulla superficie e lo assorbe come un ammortizzatore, flettendosi, contraendosi e rilasciando energia nello spiccare il lancio successivo che imprime motricità alla falcata.
Questo avviene poggiando prima la punta, poi il medio piede. In questo movimento, il tallone quasi non viene usato.

E così che corrono i membri della tribù dei Tarahumara, oppure i cacciatori Boshimani e tutte quelle popolazioni che hanno praticato , come attività di sopravvivenza-sussistenza, la caccia di persistenza. (Vedi "Corsa ed evoluzione")

 

Fonte: http://barefootrunning.fas.harvard.edu/index.html